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6 Maggio 2025 - 09 : 05
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Tecnologia e cervello. Siamo attrezzati per vivere la nuova era cognitiva?

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Riproduciamo di seguito un articolo apparso il 17 settembre su www.giornalepartiteiva.it sul tema attualissimo della relazione fra nuove tecnologie e cervello umano.

Dalle auto che si guidano da sole ai cellulari che rispondono alle nostre domande, le nuove tecnologie stanno trasformando radicalmente la nostra vita quotidiana, così come il panorama sociale, lavorativo e collaborativo.

A questi temi la service design company Logotel ha voluto dedicare il dodicesimo quaderno di Weconomy, “Robot. L’automazione è collaborativa?” che vede coinvolti oltre 20 relatori, filologi, fisici, manager, filosofi e bioingegneri, nel tentativo di disegnare un’immagine delle possibili relazioni tra umani e tecnologia.

Il tema, scomposto in due dimensioni, quella che descrive i risvolti dell’evoluzione tecnologica a livello sociale e quella che ne osserva gli effetti sulle imprese, ha visto anche il contributo di Simone Colombo, senior manager e social & business community Logotel, con un intervento dedicato all’”era cognitiva”: una definizione che, quando parliamo di intelligenza artificiale, robotica o machine learning, permette di innescare una serie di riflessioni utili per comprendere come l’uomo vive in questa nuova era.

“Per dirla alla Bauman, l’era cognitiva – spiega Colombo – è uno dei modi in cui si manifesta la ‘compulsione a liquefare, fondere, estrarre’ della post-modernità in cui viviamo: una tendenza che si manifesta in tutti gli ambiti in cui l’uomo dispiega la propria azione sul mondo, ma se questa liquefazione impatta anche sulle sue strutture conoscitive, allora le conseguenze diventano dirompenti e la trasformazione ancora più profonda”.

“ Stiamo quindi facendo – fa osservare Colombo – un salto notevole: dalla società dell’informazione siamo passati a quella della conoscenza e adesso entriamo in questa nuova società cognitiva. La domanda è: siamo attrezzati come esseri umani per viverla? Abbiamo di fronte una nuova urgenza che impatta anche sul modo con cui, come società, dalla scuola all’impresa, educhiamo, formiamo e supportiamo le persone il mondo artificiale e quello naturale si stanno incontrando nella nano-dimensione che apre alla connessione fisico-digitale tra esseri umani e robot e lascia immaginare nuovi scenari come il recente trapianto di mano bionica al Gemelli di Roma, che abilita la paziente anche al tatto non solo alla manipolazione.”

“Ma già oggi – prosegue Colombo– ci sono uomini e donne che risparmiano chattando con Plum (servizio che permette di gestire le proprie finanze personali sul messenger di Facebook), che rispondono a un job posting con ‘video interviste cognitive’ attraverso la piattaforma Talview o, ancora, dottori e pazienti che interagiscono con il sistema Ibm Watson nella diagnosi e prognosi di malattie, oppure consumatori che dialogano con applicazioni autodesk per risolvere i loro problemi  di acquisto e utilizzo dei prodotti. Nell’interazione con questi sistemi cambia radicalmente il modo in cui formuliamo il nostro giudizio sul vero e il falso, il giusto e lo sbagliato, il degno di fiducia o meno, il bello e il brutto.”

Insomma, cambiano la logica, l’etica e l’estetica che ci permettono di conoscere e interagire con il mondo in tutti i campi in cui questa interazione può avvenire.

“Siamo sempre uguali e non ci saranno nuovi esseri umani al momento – precisa sempre Colombo – ma dalla liquefazione di logica, etica ed estetica può emergere un nuovo modo utile a noi esseri umani che viviamo e vivremo nell’era cognitiva. La post-modernità ci porta a misurarci con una nuova realtà in cui il giudizio su ciò che è vero, giusto e bello si esercita con un atto unico, istantaneo e necessario.”

“Se pensiamo a noi – avverte – come consumatori, lo sviluppo è nell’interfaccia per interagire con i twin digitali dei prodotti che acquistiamo. Immaginiamo, ad esempio, di giocare a tennis con una racchetta capace di registrare punti di impatto, effetti e  rotazioni impresse alla pallina e direzioni dei nostri colpi.  Attraverso un’interfaccia user-friendly capace di aggregare i dati raccolti e diagnosticare il nostro stile di gioco, interagiamo con un sistema che suggerisce come rendere più efficaci i colpi, quali allenamenti fare, come modificare i propri movimenti e adottare nuovi  stili di gioco. Questo ‘twin digitale’ della racchetta che impugniamo ci permette di tracciare una direzione di miglioramento rispetto alla quale valutarci.”

L’era cognitiva promette quindi di potenziare le nostre azioni, ma dobbiamo scegliere di giocare con le regole di questa nuova epoca, generando i dati che servono per farla funzionare, per poi condividerli: dobbiamo essere disposti a cambiare il modo in cui riconosciamo la verità, accordiamo fiducia, ci facciamo emozionare dal bello.

“Abbiamo bisogno, tutti, di competenze – ammette Colombo – che trascendono e liquefanno le discipline del nostro sapere e abbracciano la vita, in tutte le forme in cui si manifesta: sono le life skill, come le definisce l’Organizzazione  mondiale della sanità. Non sono competenze nuove, ma un modo diverso di utilizzarle perché impariamo ad esercitarle simultaneamente e passare facilmente dall’una all’altra: pensiero critico, curiosità e iniziativa; collaborazione, comunicazione e auto-efficienza; sperimentazione, creatività e problem solving. L’essere umano può rinnovarsi e diventare migliore nell’era cognitiva solo crescendo insieme e contemporaneamente sia nella capacità di comprendere sia nel desiderio di instaurare relazioni positive sia nella volontà di  ricercare modi nuovi e più efficaci di intervenire sul mondo.”

Per gentile concessione di www.gionalepartiteiva.it

 

Il Brain Gym® può davvero aiutare a migliorare le capacità di lettura. Due studi ne parlano

di Alessandra Corrias – Il Brain Gym® può realmente aiutare a migliorare le capacità di lettura dei bambini della primaria. Vediamo  di seguito gli abstract di due importanti studi.

“Il Brain Gym® e i suoi effetti sulle abilità di lettura”:

A cura di Cecilia Koester M.Ed. (precedentemente Ceciali Freeman) e Joyce Sherwood, MA. 2000. Pubblicato su Brain Gym Journal, Volume XV, nos. 1 e 2, 2001 come “The effect of Brain Gym® on reading abilities”.

Lo studio – sviluppato e condotto da Cecilia Koester M. Ed. e Joyce B. Sherwood, M.A. – aveva l’obiettivo di determinare se le attività educative della Kinesiologia e del Brain Gym abbiano un effetto sulle competenze di lettura degli studenti nelle classi terze, quarte e quinte.

Utilizzando un modulo a gruppo di controllo non equivalente, sono stati presi in esame 205 alunni, suddivisi in due gruppi (il gruppo di Brain Gym e il gruppo di controllo). Durante l’anno scolastico 1998-99, 12 insegnanti della la Scuola elementare Saticoy a Ventura, California (USA) hanno integrato il Brain Gym nelle attività della classe. Gli alunni e gli insegnanti hanno praticato i movimenti di Brain Gym per almeno 15 minuti di al giorno. Un equivalente numero di alunni è stato scelto a caso per il gruppo di controllo, che non ha utilizzato il Brain Gym.

Sottoposti a test standardizzati, i risultati dei test sono stati confrontati e hanno indicato che i bambini del gruppo di Brain Gym hanno raddoppiato le loro abilità di lettura rispetto ai bambini che facevano parte del gruppo di controllo.

 

“Gli effetti del Brain Gym® sulla lettura e la comprensione”:

Tratto da “Das bewegte Klassenzimmer: Ein Projekt zeigt Wirkung: Ergebnisse und Anregungen fur die Praxis” (La Classe che si muove: risultati di un progetto di ricerca con suggerimenti per il miglioramento scolastico), di Dorothea Beigel, Waltraud Steinbauer, e Kurt Zinke ©2002, edito da VAK, Verlags GmbH Kirchzarten bei Freiburg, 2002.

In uno studio di 8 settimane sugli effetti del Brain Gym sulla lettura e la comprensione, 18 alunni di 8 anni con difficoltà nella lettura sono stati divisi in 3 gruppi scelti a caso di 6 alunni ciascuno: un gruppo di gioco (movimenti casuali), un gruppo di psicomotricità ( movimenti specifici per l’integrazione senso-motoria), e un gruppo di Brain Gym.

I 3 gruppi hanno ricevuto pari attenzione. Ogni gruppo ha praticato i movimenti per 15 minuti al giorno.

Il gruppo di Brain Gym ha eseguito la sequenza del PACE (Acqua, Punti del Cervello, Movimenti crociati e Contatti crociati), oltre ai Punti della Terra, ai Punti dello Spazio e alla Rimodellazione della Lateralità di Dennison. Il resto dei 26 movimenti sono stati utilizzati solo in alcuni giorni.

Ogni settimana, gli alunni dell’Università di Gie Ben hanno esaminato tutti i gruppi nelle abilità di lettura. I pre e i post test comprendevano una lettura a tempo di testi, con l’annotazione del numero di errori, e la compilazione di questionari a cura dei genitori e degli insegnanti.

Un’analisi statistica dei dati a doppio cieco ha indicato che i bambini che avevano eseguito le attività di Brain Gym leggevano più velocemente, facevano meno errori e mostravano una migliore comprensione dei testi rispetto agli altri due gruppi di confronto.

Per ulteriori informazioni, consultare il sito www.braingym.org nella sezione dedicata agli studi e alle ricerche.

Seminario “Cervello e Movimento” – giugno 2018 a Milano

Si è appena tenuto, a Milano, a cura di Alessandra Corrias (Formatrice, Insegnante di Brain Gym autorizzata e consulente di Kinesiologia Educativa) il seminario dal titolo “Cervello e Movimento” dedicato alla scoperta del funzionamento del cervello umano, in particolare modo in relazione all’apprendimento, e degli importanti effetti che il movimento corporeo ha sulla neuroplasticità.

Nel corso del seminario – una full-immersion della durata di 16 ore, suddivisa in due giornate – è stato introdotto anche il metodo Brain Gym, ideato da Paul Dennison negli anni ’70 del secolo scorso, e sono stati presentati alcuni dei suoi movimenti, studiati appositamente per attivare specifiche funzioni cerebrali e migliorare le nostre performance.

Un caloroso grazie a quanti hanno partecipato con tanto entusiasmo e curiosità!

Per informazioni sul seminario, contattare segreteria@braingymschool.it

Laboratorio d’Arte e Disegno a due mani genitore-figlio: un’esperienza da condividere

Ci siamo tutti divertiti molto domenica 6 maggio 2018 al laboratorio d’arte e disegno a due mani dedicato a genitori- figli organizzato da Brain Gym School in Val Cuvia (VA).

Adulti e bambini hanno condiviso momenti di scoperta, sperimentazione, fatica e creatività in uno spazio aperto a diretto contatto con la natura. La giornata è stata intensa, allegra e piena di sole e risate.

Replicheremo domenica 20 maggio 2018.

Vi aspettiamo!!!

Perché muoversi è importante: i benefici effetti del movimento sul cervello e la salute in generale

© Royalty-Free/Corbis
© Royalty-Free/Corbis

di Alessandra Corrias – Muoversi è importante per la nostra salute. Voglio cominciare la breve riflessione di oggi con una domanda: cosa cambierebbe nella vostra vita se vi dicessi che esiste qualcosa che potete fare subito e che potrebbe avere un effetto positivo immediato sul vostro cervello, ma anche sull’umore e sulla concentrazione? E cosa fareste se vi dicessi che la stessa cosa potrebbe avere una durata notevole e proteggere il vostro cervello da malattie come la depressione, l’Alzheimer o la demenza senile? La fareste? Immagino di sì.

Sto parlando degli effetti potenti dell’attività fisica. Il semplice fatto di muovere il corpo ha effetti benefici immediati e di lunga durata oltre ad essere protettivi per il cervello. E questa protezione può prolungarsi per il resto della vostra vita.

Il movimento è lo strumento più straordinario che abbiano a disposizione oggi per trasformare il nostro cervello, e ciò accade per le seguenti ragioni:

  1. ha un effetto immediato sulla rete neurale. Un singolo esercizio di allenamento accresce immediatamente i livelli di neurotrasmettitori – come la dopamina, la serotonina e la noradrenalina – che vengono rilasciati in tutto il corpo. E’ questo che produce un miglioramento dell’umore dopo gli allenamenti (la ben nota “euforia dello sportivo”). Gli studi hanno dimostrato che un solo allenamento può migliorare la capacità di spostare l’attenzione da una cosa all’altra e di concentrazione, e questo miglioramento dura circa un paio d’ore. E, infine, è stato dimostrato che un singolo allenamento è in grado di migliorare i tempi di reazione.

Se volete degli effetti con una durata maggiore è necessario cambiare programma, e accrescere la funzione cardiorespiratoria. In questo caso, si ottengono risultati di lunga durata perché il movimento modifica la struttura, la fisiologia e la funzione del cervello. L’ippocampo, ad esempio, l’organo preposto alla formazione e conservazione dei ricordi a lungo termine – manifesta un aumento della produzione delle cellule cerebrali quando facciamo esercizio, cosicché aumenta di volume e, insieme, migliora la memoria a lungo termine.

  1. La scoperta più comune nelle neuroscienze quando si studiano gli effetti del movimento praticato con costanza, è il miglioramento della funzione dell’attenzione che dipende dalla corteccia prefrontale. Non solo si ottiene una migliore attenzione e capacità di concentrazione, ma aumenta anche il volume dell’ippocampo.
  2. Ma l’aspetto che crea il cambiamento più significativo è l’effetto “protettivo” del movimento fisico sul cervello. Pensate al cervello come a un muscolo: più lo allenate, più grossi e forti diventano l’ippocampo e la corteccia cerebrale. Perché è così importante? Perché la corteccia prefrontale e l’ippocampo sono le due aree del cervello più esposte ai disturbi neurodegenerativi e al normale declino cognitivo che si presenta con l’invecchiamento. Aumentando il movimento durante il corso della vita, renderemo ippocampo e corteccia prefrontale più resistenti a malattie come la demenza senile o l’Alzheimer.

La domanda che sorge spontanea, a questo punto, è: ma quanto spesso e per quanto tempo devo allenarmi per essere sicuro di ottenere questi risultati?

La risposta è semplice: bastano almeno 30 minuti di allenamento da 3 a 4 volte a settimana. Ovviamente è importante che il programma contenga anche esercizi aerobici, perché è necessario che il sistema cardiocircolatorio sia sollecitato. Non è necessario iscriversi in palestra: fate un giro in più dell’isolato quando camminate e prendete le scale tutte le volte che potete. Anche passare l’aspirapolvere va bene!

Portate il movimento nella vostra vita: non solo vi renderà più felici ma vi consentirà di avere una vita più sana, più a lungo e, soprattutto, al riparo da molte malattie che colpiscono il cervello. Fate un cambiamento di rotta verso il benessere: muovetevi!

Disegno a Due Mani e Brain Gym® a Maggio 2018

A Maggio 2018 Brain Gym School organizza due giornate-laboratorio di Disegno a 2 Mani (Double Doodle Play) per genitore+figlio (dai 5 anni in su) in campagna  in data 6 e 20 maggio  (domenica).
La location è in Val Cuvia (provincia di Varese), a pochi chilometri da Luino, sul lago Maggiore.

Per maggiori informazioni sul Disegno a Due Mani e sui suoi benefici sulla coordinazione degli emisferi cerebrali, degli occhi e delle mani rimandiamo ai nostri articoli già pubblicati su questo sito.

Questo il programma delle attività:

La giornata – sempre che il tempo “regga”, altrimenti o ci spostiamo all’interno (se siamo pochi) o rimandiamo ad altra data da concordare insieme  – si svolgerà così:
ore 10: accoglienza e presentazione delle attività
ore 10.45/12.45:
– piccola introduzione teorica alla portata di grandi e piccoli (che cosa è il Brain Gym, come funziona e in cosa consiste)
– riscaldamento con esercizi di Brain Gym per sciogliere le spalle, le braccia e le mani
– approfondimento sulla presa forzata e presa di precisione (impugnatura)
– sperimentazione dei movimenti base di disegno a due mani su carta usando pennarelli
– sperimentazione delle forme semplici speculari
ore 13/14: intervallo di pranzo (pranzo al sacco; ciascuno provvede per sé)
ore 14/14.30: caffè per gli adulti (se qualcuno è andato fuori a mangiare, avrà tutto il tempo per rientrare)
ore 14.30: ripresa delle attività, con breve riscaldamento con esercizi di Brain Gym
ore 14.45/16.00: disegno a due mani con soggetti complessi (per i bambini più grandi): esempi di alcuni grandi artisti, imparare a osservare e rappresentare la realtà, l’autoritratto.
ore 16.00/16.30 conclusione dei lavori e saluti.
Lo spazio disponibile è prevalentemente all’aperto, in un giardino privato organizzato in due spazi: uno con i tavoli per disegnare e l’altro a prato per correre e giocare. Si tratta di una vecchia casa di campagna , con un giardino davanti e un ampio prato recintato alle spalle.

Per maggiori informazioni e prenotazioni, contattateci!
segreteria@braingymschool.it

Brain Gym® e Metodo Montessori. Una combinazione vincente

Brain Gym e metodo Montessori rappresentano una combinazione vincente. Entrambi, infatti, privilegiano un percorso educativo che facilita l’apprendimento mediante il movimento. Maria Montessori aveva scoperto l’importante relazione fra movimento e apprendimento già parecchi anni. Così affermava nel volume “Il segreto dell’infanzia”

“Il Movimento non è soltanto espressione dell’io, ma fattore tangibile che pone l’io in relazione ben determinate con la realtà esterna. Perciò il  Movimento  è un fattore essenziale per la costruzione dell’intelligenza, che si alimenta e vive  di acquisizioni  ottenute nell’ambiente esteriore.”

La Montessori seppe mettere in evidenza il collegamento fra apprendimento cinestesico e interazione fisica con l’ambiente, quando i bambini imparano ad utilizzare materiali e strumenti che impegnano le loro mani. C’è un costante movimento nell’ambiente montessoriano. La connessione fra apprendimento e movimento si spiega se consideriamo che la sopravvivenza dei nostri antenati dipendeva totalmente dalla loro capacità di coprire lunghe distanze, muovendosi da una zona all’altra in cerca di cibo. Per poter sopravvivere dovevano muoversi: e questo spiega , ad esempio, perché camminare sia una attività estremamente benefica per il cervello.

Uno studio suggerisce che: “una attività fisica regolare sostiene il sano sviluppo del bambino, migliorando la memoria, la concentrazione e un atteggiamento positivo. Per esempio, i ricercatori hanno scoperto che i bambini che avevano avuto la possibilità di correre per 15-45 minuti prima delle lezioni erano meno distratti e più concentrati in classe. Questi effetti positivi duravano dalle 2 alle 4 ore.” (fonte: edutopia.org)

Introdurre il Brain Gym in classe , prima delle lezioni, può risultare estremamente utile. Il Brain Gym aiuta i bambini di 3 e 4 anni a lavorare per costruire le abilità della “linea mediana”. Sostiene lo sviluppo delle abilità bilaterali: “l’abilità di usare entrambi i lati del corpo alo stesso tempo in maniera controllata e organizzata Essere capaci di coordinare entrambi i lati del corpo è indicativo del fatto che entrambi gli emisferi cerebrali stanno comunicando e condividono le informazioni.” (fonte: nsp4kids.com)

Gli esercizi di attraversamento della linea mediana aiutano a sviluppare la connessione fra l’emisfero sinistro e l’emisfero destro. L’idea è di facilitare il bambino a sviluppare l’abilità di muovere il braccio/mano sinistro o la gamba/piede nello spazio del lato destro del corpo e viceversa.

Su questo argomento e sull’introduzione del Brain Gym nel metodo Montessori, vi suggerisco di consultare il sito www.montessorinature.com

 

Lo stress influenza cervello: cosa ci accade e come possiamo intervenire

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Lo stress influenza profondamente il nostro cervello. L’articolo che segue, tratto dal video “How does stress affect your brain?”, ci spiega molto chiaramente che cosa accade e cosa possiamo fare per contrastarne gli effetti negativi.

“Fai fatica a dormire, ti senti irritabile, dimentichi le piccole cose, ti senti isolato/a e sopraffatto/a?

Non preoccuparti. E’ successo a tutti. Probabilmente sei solo stressato/a.

Lo stress non è sempre una cosa negativa. Può essere utile per ottenere un surplus di energia e di attenzione, come quando pratichi uno sport competitivo o devi parlare in pubblico.

Ma quando è continuo, del tipo che la maggior parte di noi sperimenta quasi quotidianamente, comincia sul serio a modificare il tuo cervello.

Lo stress cronico – come essere oberati da troppo lavoro o affrontare dei litigi a casa – influenza le dimensioni del cervello, la sua struttura, e il suo funzionamento fino al livello dei geni.

Lo stress comincia con una cosa chiamata “asse ipotalamo-ipofisi-surrene” (HPA), una serie di interazioni fra le ghiandole endocrine presenti nel cervello e quelle nei reni, che controllano la risposta del corpo allo stress.

Quando il cervello individua una situazione stressante, l’asse HPA viene attivato istantaneamente e rilascia un ormone chiamato cortisolo, che prepara il corpo a una risposta immediata.

Tuttavia, alti livelli di cortisolo per lunghi periodi di tempo hanno un effetto devastante sul cervello. Ad esempio, lo stress cronico aumenta il livello di attività e il numero di connessioni neurali nell’amigdala, il centro cerebrale della paura. Quando i livelli di cortisolo salgono, i segnali elettrici nell’ippocampo – la parte del cervello associata all’apprendimento, ai ricordi e al controllo dello stress – si deteriorano. L’ippocampo, inoltre, inibisce l’attività dell’asse HPA, così quando s’indebolisce lo stesso accade alla capacità di controllare lo stress.

Ma non è tutto.

Il cortisolo può letteralmente causare una riduzione della misura del cervello. Troppo cortisolo conduce alla perdita delle connessioni sinaptiche fra i neuroni e alla riduzione della corteccia prefrontale, l’area del cervello che regola comportamenti come la concentrazione, la presa di decisione, il giudizio e l’interazione sociale.

Ciò causa anche una diminuzione nella produzione delle nuove cellule cerebrali da parte dell’ippocampo e significa anche che lo stress cronico può rendere più difficile imparare e ricordare le cose, preparando il terreno a problemi mentali più seri, come la depressione e la sindrome di Alzheimer.

Gli effetti dello stress possono arrivare fino al DNA del cervello, come mostrano gli esperimenti: la quantità di accudimento che una madre topo fornisce al suo neonato svolge un ruolo determinante su come quel piccolo risponderà allo stress più avanti. I cuccioli di madri accudenti si rivelano meno sensibili allo stress perché i loro cervelli hanno sviluppato più recettori del cortisolo, che si “attaccano” al cortisolo e moderano la risposta allo stress. I cuccioli di mamme negligenti danno la risposta contraria, e quindi si rivelano più sensibili allo stress durante la loro vita. Questi sono considerati cambiamenti epigenetici, vale a dire che influenzano alcuni geni (fenotipo) senza modificare direttamente il codice genetico (genotipo). Tali cambiamenti non sono permanenti ma possono essere cancellati o modificati se le madri vengono sostituite.

Ma vi è un altro risultato sorprendente: i cambiamenti epigenetici causati da una sola madre topo vengono trasmessi a molte generazioni di topi successive a lei. Ovvero, l’effetto di queste azioni è ereditario.

Non ci sono, però, solo cattive notizie.

Esistono molti modi per riparare agli effetti del cortisolo su un cervello stressato.

Gli strumenti più potenti sono l’esercizio fisico e la meditazione, che comportano la respirazione profonda e l’essere consapevoli e concentrati su ciò che ci circonda. Entrambe queste attività riducono lo stress e insieme accrescono le dimensioni dell’ippocampo, migliorando così la memoria.

Quindi non sentirti sconfitto/a dalle pressioni della vita quotidiana.

Prendi il controllo del tuo stress prima che lui controlli te.”

(testo ricavato e tradotto a cura di A. Corrias dal video pubblicato su TEDEd : “How does stress affect your brain?” by Constantly Curious)

Brain Gym 2018: ecco le date dei nuovi corsi, seminari e incontri per genitori

Buon Anno Nuovo a tutti! Ecco le date dei nuovi seminari e corsi che Brain Gym School ha in programma per questo primo semestre del 2018.

Tutti gli incontri qui elencati avranno luogo a Milano presso la Sede della Associazione QDB di via L.B. Alberti 10 (zona 8. Raggiungibile con metro Lilla, fermata Domodossola, ferrovie Nord, fermata Domodossola, linee di superficie 1-19-14-43-78). E’ indispensabile la prenotazione.

25/2/2018. Presentazione “Il Brain Gym e la relazione fra cervello e movimento” (2 h, aperta a tutti).

11/3/2018. Seminario di Introduzione al Brain Gym I parte (4 h, aperto a tutti).

23/3/2018. Istruzioni per l’uso – incontri per genitori. Videomania: gli effetti delle nuove tecnologie sui nostri figli (2 h, aperto a tutti).

25/3/2018. Seminario di Introduzione al Brain Gym II parte (4 h, riservato a chi ha frequentato la I parte).

6/4/2018. Presentazione “Disegno a due mani. Un’esperienza fra arte e cervello” (2 h, aperto a tutti).

8/4/2018. Seminario di Introduzione al Brain Gym III parte (4 h, riservato a chi ha frequentato I e II parte).

22/4/2018. Seminario di Introduzione al Brain Gym IV parte (4 h, riservato a chi ha frequentato I, II e III parte).

27/4/2018. Istruzioni per l’uso – incontri per genitori. Stress, cervello e apprendimento: cosa accade ai nostri figli se vivono “male” lo studio e come aiutarli (2 h, aperto a tutti).

29/4/2018. Atelier di Disegno a due mani (3 h, aperto a tutti).

6/5/2018. Brain Gym Base I. Completamento del corso base (8 h, riservato a chi ha frequentato i 4 livelli del seminario introduttivo).

13/5/2018. Brain Gym Base II. Completamento del corso base (8 h, riservato a chi ha frequentato i 4 livelli del seminario introduttivo e Brain Gym Base I).

20/5/2018. Atelier di Disegno a due mani (3 h, aperto a tutti).

3/6/2018. Atelier di Disegno a due mani (3 h, aperto a tutti).

Per informazioni e prenotazioni, scrivete a

segreteria@braingymschool.it