Le lezioni sono ricominciate da appena due settimane e ancora si avverte l’eccitazione nell’aria la mattina davanti alle scuole. Settembre per molti, bambini e studenti, significa nuovi libri, nuovi insegnanti ma anche nuove cose da imparare e nuove esperienze.
Considerati tutti i cambiamenti e le incognite che si accompagnano all’inizio di un nuovo ano scolastico, non sorprende che i bambini/ragazzi provino anche un certa ansia. A volte, però, questa ansia si fa un po’ troppo intensa o si protrae nel tempo, creando un disagio.
La maggior parte degli allievi si adatta perfettamente e l’ansia si riduce progressivamente entro livelli accettabili entro il primo mese di scuola. Vi sono, comunque, alcuni suggerimenti che possono aiutare a velocizzare questo adattamento. Vediamo quali sono.
- Comprendere il “cervello ansioso”:
Dalla nascita all’età di circa 11-12 anni, il cervello dei bambini cresce rapidamente, creando di continuo nuove connessioni neuronali. Ciò consente loro di apprendere da diverse fonti e di archiviare informazioni e abilità importanti (pensate, ad esempio, a imparare a parlare, leggere, scrivere e socializzare). Dopo ciò, il cervello si concentra sul consolidamento e l’integrazione dell’apprendimento, mentre i bambini acquisiscono una comprensione più ricca del mondo e di come interagiscono con esso.
A qualunque stadio si trovino, bambini e adolescenti si aprono per esplorare il mondo che li circonda, affrontando nuove esperienze, sfide e cambiamenti. Queste nuove esperienze portano con sé dell’incertezza, che potenzialmente provoca ansia.
Nella sua forma più pura, l’ansia è un aiuto che facilita l’adattamento. Ci avvisa dei rischi potenziali presenti nell’ambiente intorno a noi, perché ci assicuriamo di guardare bene prima di saltare. E ci tiene vicino a chi ci protegge.
Sfortunatamente, il sistema di allarme del cervello può iper-attivarsi e scatenare l’ansia in circostanze in cui essa è immotivata, o evocare un’ansia eccessiva che ci frena nella normale vita quotidiana.
- Fare una buona dormita:
Ansia ed eccitazione possono incidere sulla qualità del sonno. Una buona notte di sonno è importante per aiutarci a contenere lo stress. Alcuni bambini si agitano talmente che non riescono a dormire la notte prima di una giornata di scuola, oppure si svegliano presto.
La sera, cercate di capire se vostro figlio/a è agitato/a a causa della scuola e poi provate a dargli/e del latte caldo (che rilascia triptofani, d’aiuto per dormire). Metteteli a letto e proponete loro di leggere una storia che già conoscono bene, magari anche un po’ noiosa. Luci soffuse e della musica tranquilla in sottofondo possono essere d’aiuto. La melatonina è una sostanza naturale che fa avvertire sonnolenza e può essere utilizzata in caso di necessità (consultate il medico). Anche le routine serali sono un valido supporto. E tutti i dispositivi elettronici dovrebbero essere spenti 1 ora e mezza prima di andare a dormire.
- Parlare dell’ansia del mattino:
L’ansia può presentarsi sotto forma di mal di pancia (o mal di stomaco), nausea, lacrime ma anche irritabilità e scarso desiderio di andare a scuola. E’ importante parlare con vostro/a figlio/a delle sue preoccupazioni e timori. Ma non cedete lasciandolo/a stare a casa a meno che non vi sia una ragione davvero buona. Stare a casa rinforza l’ansia e la peggiora.
- Aiutare l’evoluzione dei bambini:
E’ normale che i bambini piccoli sperimentino una certa ansia da separazione, specie se non hanno avuto prima l’opportunità di staccarsi dalla mamma. In questo caso, potete accompagnarli alla porta della scuola o della classe per aiutarli nel passaggio da voi all’insegnante. A volte aiuta avere un compagno di avventura: incontrare un amico/a prima di entrare a scuola o anche fare il tragitto insieme funziona bene, sia con i bambini più piccoli che con i più grandi.
- Definire le preoccupazioni:
Chiedete a vostro/a figlio/a quali sono le sue preoccupazioni. Una volta scoperta la causa o il meccanismo che innesca l’ansia, potrete agire per disinnescarlo. Lavorate con vostro/a figlio/a per sviluppare una strategia che lo/a aiuti a stare meglio.
A volte i problemi richiederanno l’intervento di un adulto. L’ultima cosa che volete è mandare vostro/a figlio/a a scuola quando ha la reale preoccupazione di essere maltrattato, fisicamente o psicologicamente, dai compagni prepotenti. Allo stesso modo, alcuni ragazzi possono sentirsi minacciati da alcuni insegnanti che possono non essere rispettosi o sensibili rispetto alle loro necessità. Certamente, le ansie possono essere esagerate o infondate ma i problemi reali non devono mai essere ignorati.
- Venire a patti con la vostra ansia:
L’ansia dei genitori ricade sui figli. E’ sicuramente di aiuto parlare al vostro partner o ad amici fidati della vostra ansia. E’ il primo figlio che va a scuola? Cercate di mettervi in contatto con un genitore più esperto che possa aiutarvi a rendere il vostro percorso più facile.
- Sapere quando consultare uno specialista:
Ci sono due tipi di ansia che sono più seri e richiedono un supporto specializzato. E’ importante che non si protraggano troppo a lungo senza intervenire, perché tendono a cronicizzarsi se non vengono trattati. L’ansia tende, inoltre, ad essere ereditaria.
Il Disturbo da Ansia Generalizzata è caratterizzato da una tendenza a preoccuparsi frequentemente per molte cose e situazioni (inclusi i membri della famiglia, i compagni e i compiti) che provoca una risposta ansiosa penalizzante. Il Disturbo da Ansia da Separazione è caratterizzato da un’ansia marcata al momento (o al pensiero) della separazione dalle figure adulte di riferimento.
Il Disturbo da Ansia Sociale è caratterizzato da un’ansia importante e penalizzante e dalla consapevolezza di sé in situazioni sociali, che può rendere difficile parlare o mangiare in gruppo. Il Disturbo da Panico (raro prima dei 13 anni) è caratterizzato da un flusso inaspettato di adrenalina che provoca una forte risposta fisiologica ansiosa, che può rendere difficile restare all’interno di spazi pubblici o di spazi chiusi.
Per quanto sia comune sperimentare una qualche forma di ansia durante il primo mese di scuola, la maggior parte dei bambini e dei ragazzi la supera abbastanza bene. Se l’ansia dovesse continuare oltre questo lasso di tempo, potreste prendere in considerazione l’eventualità di consultare uno specialista del settore.