di Alessandra Corrias – Muoversi è importante per la nostra salute. Voglio cominciare la breve riflessione di oggi con una domanda: cosa cambierebbe nella vostra vita se vi dicessi che esiste qualcosa che potete fare subito e che potrebbe avere un effetto positivo immediato sul vostro cervello, ma anche sull’umore e sulla concentrazione? E cosa fareste se vi dicessi che la stessa cosa potrebbe avere una durata notevole e proteggere il vostro cervello da malattie come la depressione, l’Alzheimer o la demenza senile? La fareste? Immagino di sì.
Sto parlando degli effetti potenti dell’attività fisica. Il semplice fatto di muovere il corpo ha effetti benefici immediati e di lunga durata oltre ad essere protettivi per il cervello. E questa protezione può prolungarsi per il resto della vostra vita.
Il movimento è lo strumento più straordinario che abbiano a disposizione oggi per trasformare il nostro cervello, e ciò accade per le seguenti ragioni:
- ha un effetto immediato sulla rete neurale. Un singolo esercizio di allenamento accresce immediatamente i livelli di neurotrasmettitori – come la dopamina, la serotonina e la noradrenalina – che vengono rilasciati in tutto il corpo. E’ questo che produce un miglioramento dell’umore dopo gli allenamenti (la ben nota “euforia dello sportivo”). Gli studi hanno dimostrato che un solo allenamento può migliorare la capacità di spostare l’attenzione da una cosa all’altra e di concentrazione, e questo miglioramento dura circa un paio d’ore. E, infine, è stato dimostrato che un singolo allenamento è in grado di migliorare i tempi di reazione.
Se volete degli effetti con una durata maggiore è necessario cambiare programma, e accrescere la funzione cardiorespiratoria. In questo caso, si ottengono risultati di lunga durata perché il movimento modifica la struttura, la fisiologia e la funzione del cervello. L’ippocampo, ad esempio, l’organo preposto alla formazione e conservazione dei ricordi a lungo termine – manifesta un aumento della produzione delle cellule cerebrali quando facciamo esercizio, cosicché aumenta di volume e, insieme, migliora la memoria a lungo termine.
- La scoperta più comune nelle neuroscienze quando si studiano gli effetti del movimento praticato con costanza, è il miglioramento della funzione dell’attenzione che dipende dalla corteccia prefrontale. Non solo si ottiene una migliore attenzione e capacità di concentrazione, ma aumenta anche il volume dell’ippocampo.
- Ma l’aspetto che crea il cambiamento più significativo è l’effetto “protettivo” del movimento fisico sul cervello. Pensate al cervello come a un muscolo: più lo allenate, più grossi e forti diventano l’ippocampo e la corteccia cerebrale. Perché è così importante? Perché la corteccia prefrontale e l’ippocampo sono le due aree del cervello più esposte ai disturbi neurodegenerativi e al normale declino cognitivo che si presenta con l’invecchiamento. Aumentando il movimento durante il corso della vita, renderemo ippocampo e corteccia prefrontale più resistenti a malattie come la demenza senile o l’Alzheimer.
La domanda che sorge spontanea, a questo punto, è: ma quanto spesso e per quanto tempo devo allenarmi per essere sicuro di ottenere questi risultati?
La risposta è semplice: bastano almeno 30 minuti di allenamento da 3 a 4 volte a settimana. Ovviamente è importante che il programma contenga anche esercizi aerobici, perché è necessario che il sistema cardiocircolatorio sia sollecitato. Non è necessario iscriversi in palestra: fate un giro in più dell’isolato quando camminate e prendete le scale tutte le volte che potete. Anche passare l’aspirapolvere va bene!
Portate il movimento nella vostra vita: non solo vi renderà più felici ma vi consentirà di avere una vita più sana, più a lungo e, soprattutto, al riparo da molte malattie che colpiscono il cervello. Fate un cambiamento di rotta verso il benessere: muovetevi!