di Alessandra Corrias – Una delle pratiche più importanti ed efficaci che presento nei corsi dedicati agli adulti “over 50” (“Muovi il corpo e attiva il cervello”, presso il centro QDB di via Alberti 10 a Milano) è la Camminata Consapevole, che permette di riportare la mente nel corpo e nel momento presente, alleggerendola dal peso dei pensieri.

C’è un’enorme differenza tra il modo in cui camminiamo di solito e quello che si impara praticando la camminata consapevole: nel primo caso la testa è sempre altrove, dispersa in chissà quali pensieri, nel secondo è totalmente immersa nel corpo, nella consapevolezza delle sensazioni che partono dalla pianta dei piedi. Invece di pensare a questo e quello, ci si concentra totalmente sul piano sensoriale.

L’origine di questo esercizio è nella Meditazione Camminata, insegnata nella pratica buddhista. Il grande Maestro Thich Nhat Hanh, infatti, ha detto: Meditazione camminata è una pratica che dà gioia e pace e fa riscoprire il piacere di camminare. Faccio passi brevi, procedo lentamente, in totale rilassamento. Non devo sbrigarmi, perché non sto andando da nessuna parte. La meta è ogni passo Per camminare così devo imparare a lasciar andare, a deporre le ansie, le preoccupazioni.

Per questo, la pratica della Camminata Consapevole, oltre ad insegnarci a ritornare ad ascoltare il nostro corpo, ci aiuta a fermare i pensieri che sono fonte di stress, guadagnando pace ed equilibrio.

COME praticare LA CAMMINATA consapevole:

Per imparare, inizia rallentando il tuo passo abituale: cammina molto lentamente, alzando con calma una gamba, estendendola e poi riappoggiando il piede a terra senza perdere la consapevolezza di ciascuno di questi singoli movimenti, mentre sposti il peso del corpo dalla gamba dietro a quella davanti.

  1. Quando appoggi il piede a terra, registra le sensazioni percepite prima dal tallone, poi dalla parte centrale della pianta del piede e infine dalle dita. La terra è dura o morbida, liscia o ruvida, calda o fredda? Se puoi camminare senza scarpe è molto meglio.
  2. Registra le sensazioni che provi quando il peso del corpo si sposta da una gamba all’altra.
  3. Registra il senso di sbilanciamento che accompagna questo spostamento lento e la possibile sensazione di disagio legata alla perdita d’equilibrio. Accettala e accoglila, consapevole del fatto che è sempre necessario perdere un equilibrio se vuoi trovarne un altro.
  4. Avanzando, percepisci le contrazioni muscolari nelle gambe, nei glutei e nell’addome. Registra tutte le sensazioni legate al movimento.
  5. Registra il ritmo del respiro: come si associa a quello del passo? Se può esserti d’aiuto, coordinali così: inspirando alza e stendi la gamba, espirando avanza e appoggia il piede al terreno.

 

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