In genere, gli adulti riescono meglio dei bambini. Eppure, mi vengono in mente un sacco di situazioni in cui i bambini sono bravissimi in cose che per me sono quasi impossibili.

Uno studio recente aggiunge una voce alla lista: notare ciò che gli adulti non vedono. E ciò accade proprio a causa di uno dei limiti dei bambini: per loro è più faticoso concentrarsi.

In più occasioni gli studiosi hanno scoperto che gli adulti sono molto bravi a ricordare le informazioni quando viene detto loro di concentrarsi su di esse e di ignorare il resto. Al contrario, i bambini di 4 o 5 anni tendono a fare attenzione a tutte le informazioni presentate, anche se viene loro detto di concentrarsi solo su qualcosa in particolare. Ciò aiuta i bambini a notare cose che gli adulti non colgono a causa della “attenzione selettiva” tipica di chi è maturo.

“Spesso pensiamo che i bambini siano carenti in molte abilità quando li confrontiamo agli adulti. Talvolta però ciò che pare una carenza in realtà è un vantaggio” dice Vladimir Sloutsky, co-autore con Daniel Plebanek di uno studio pubblicato su “Psychological Science” e professore di psicologia alla Ohio State University.

“I bambini sono estremamente curiosi e tendono ad esplorare tutto, ciò significa che la loro attenzione è ‘sparsa’, anche quando viene loro chiesto di concentrarsi. E ciò a volte può risultare un vantaggio, perché finiscono con l’osservare e ricordare di più.”

La capacità degli adulti di concentrare l’attenzione e la tendenza dei bambini a distribuirla hanno entrambe lati positivi e negativi.

La capacità di concentrare l’attenzione è ciò che consente agli adulti di restare seduti per due ore di riunione e sostenere conversazioni lunghe, ignorando le distrazioni. Ma l’uso distribuito dell’attenzione nei bambini permette loro di apprendere di più in ambienti nuovi e non familiari, immagazzinando molte più informazioni.

Il fatto che i bambini non riescano sempre bene nel concentrare l’attenzione rivela anche l’importanza di studiare il giusto ambiente per l’apprendimento nelle classi scolastiche, dice Sloutsky.

“I bambini non possono gestire troppe distrazioni. Incamerano continuamente nuove informazioni, anche se non è ciò che viene insegnato in classe. Dobbiamo assicurarci di essere consapevoli di ciò e progettare le nostre classi, i libri di testo e il materiale educativo per facilitare l’apprendimento…”.

 

Testo tradotto e adattato tratto dal sito theeconomyoflearning.com di Pedro De Bruyckere.

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